
Chi sono
Sono la dottoressa Camilla Cappini, psicologa e psicoterapeuta (iscrizione albo professionale Ordine degli Psicologi della Lombardia matricola n. 14962).
Formazione
Nel 2012 Mi sono laureata in Psicologia Clinica e Neuropsicologia presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca con una tesi sullo sviluppo affettivo dell’individuo in relazione al suo ambiente.
Nel 2016 ho condotto un master sulla terapia della famiglia presso l’Associazione Basti-Menti di Milano dove ho condotto gruppi di arteterapia per pazienti affetti da disturbo psichiatrico e ho studiato la trasmissione transgenerazionale della sofferenza psichica.
Nel 2016 ho condotto un master sui Disturbi del Comportamento Alimentare presso l’Associazione Anoressia Bulimia di Milano.
Nel 2016 mi sono specializzata in Psicoterapia Individuale e di Gruppo presso la sede di Palermo dell’Istituto Italiano di Psicoanalisi di Gruppo di cui sono attualmente socia e docente. All’Istituto di Psicoanalisi svolgo attività di formazione e introduzione al metodo psicoanalitico per gli studenti specializzandi nella pratica della psicoterapia.
Nei primi anni della formazione teorico pratica sono stata consulente per la comunità psichiatrica Lighea dove mi sono occupata degli ospiti della comunità, del centro diurno e della residenzialità leggera.
Ho successivamente collaborato con il servizio di Psicologia Clinica e Psicoterapia dell’Ospedale Niguarda di Milano occupandomi di diverse problematiche fra cui disturbi d’ansia, dell’umore e problematiche del comportamento alimentare. Ho condotto un gruppo terapeutico per pazienti affetti da patologia psichiatrica portando i contenuti del mio lavoro di studio alla tesi di Specializzazione.
Ho condotto gruppi di osservazione mamma-neonato con vertice psicoanalitico presso lo studio della dottoressa Bianchi.
La mia formazione teorico pratica si è ampliata e consolidata con l’analisi personale condotta con un professore didatta della Spi (Società Psicoanalitica Italiana) e l’analisi di gruppo condotta con un docente associato SPI e IIPG.
Collaborazioni
Sono docente della teoria e tecnica psicoanalitica presso l’Istituto Italiano di psicoanalisi di Gruppo dove oltre all’insegnamento dei testi mi occupo dello studio dei fattori terapeutici nei gruppi e nella relazione di cura.
Collaboro con il servizio di tutela minori del comune di Burago di Molgora dove mi occupo dello studio di modelli di cura che prevedano la riduzione dell’intervento dell’autorità giudiziaria in casi di sofferenza complessa. Mi occupo di terapie familiari e sostegno alla genitorialità per le coppie conflittuali anche su mandato del Tribunale di Minori.
Collaboro con l’ambulatorio di Psicologia Clinica presso Gli Istituti Clinici Zucchi (sede di Monza) dove mi occupo di ansia, depressione, terapia individuale e di coppia, screening diagnostico ed invio ai servizi di competenza territoriale per i casi che lo richiedono, certificazioni stress lavoro correlato, depressione post parto e disturbi del comportamento alimentare in collaborazione con il reparto di Nutrizione Clinica e di Psichiatria.
Svolgo la libera professione in uno studio privato a Milano dove seguo adulti, coppie e adolescenti con diverse patologie e sofferenze. Su richiesta aiuto le mamme con difficoltà di allattamento accogliendole se necessario insieme al loro bambino. La pratica psicoanalitica mi permette una visione allargata della sofferenza e la possibilità di trattare di verse patologie partendo da un buon vertice di lettura.
Lo studio di Milano vede la collaborazione di diverse psicoterapeute che lavorano in sinergia. Le diverse specializzazioni delle professioniste del Centro permettono la presa in carico del nucleo familiare allargato comprendendo un’analisi del bisogno e il trattamento di bambini, adolescenti e adulti.
È possibile che lo stesso nucleo familiare, in casi di gravità e bisogno, sia seguito dalle professioniste del centro.

Con un quadro vorrei poter esprimere qualcosa di commovente come una musica.
Vorrei dipingere uomini e donne con un non so che di eterno, di cui un tempo era simbolo l’aureola,
e che noi cerchiamo di rendere con lo stesso raggiare, con la vibrazione dei colori […].
Ah il ritratto,
il ritratto che mostri i pensieri, l’anima del modello: ecco cosa credo debba vedersi.